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Vendere casa o affittare: cosa conviene?

Hai un immobile in cui non vuoi andare ad abitare e che non sai come valorizzare? Meglio guadagnarci tanto e subito, oppure creare una rendita periodica? In sostanza, meglio vendere o affittare? Entrambe le soluzioni presentano vantaggi e svantaggi. Andiamo a vedere il perché.

Vendo o affitto? Due strategie per due obiettivi diversi

Come potrai leggere in questo articolo, non c’è una risposta univoca alla domanda se è meglio vendere casa o affittarla. La scelta migliore dipende da tanti fattori che conviene analizzare prima di prendere qualunque decisione. In linea di massima, è preferibile vendere quando:

  • si vuole ottenere in tempi relativamente brevi una somma da utilizzare ad esempio per l’acquisto di un altro immobile o semplicemente per un altro progetto;
  • si vogliono eliminare le spese di gestione e manutenzione legate all’immobile.

Diversamente, si può optare per l’affitto in questi casi:

  • per incrementare o addirittura generare il proprio reddito tramite un’entrata fissa periodica;
  • per avere comunque a disposizione l’immobile in futuro.

L’analisi del mercato

Sostanzialmente si tratta di scegliere tra obiettivi diversi, da raggiungere attraverso strategie differenti che hanno però un punto in comune: l’analisi del mercato di riferimento.
Ricorda ad esempio che i luoghi dove conviene mettere una casa in affitto sono:

  • le grandi città;
  • i quartieri centrali delle città;
  • le zone in cui si trovano poli industriali, università e aziende;
  • le aree in centro storico o punti di particolare attrattività turistica. In questo caso si potrebbe pensare ad affitti brevi, che garantiscono maggiori introiti (ma anche costi di gestione più elevati, anche in termini di tempo).

Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

Inizia quindi ponendoti delle domande: la casa si trova in una zona centrale o periferica? In una zona commerciale o residenziale? Ci sono scuole e università vicino? Potrebbe essere interessante per i turisti?

Dalle risposte potrebbe già emergere una prima importante indicazione su come procedere.

Affittare casa come investimento: pro e contro

Hai deciso o stai valutando che la soluzione migliore potrebbe essere affittare l’immobile di tua proprietà. Ecco quali potrebbero essere i pro e i contro.

Gli svantaggi di affittare casa
Iniziamo dalle notizie cattive. Tra i possibili rischi da considerare ci sono:

  • la svalutazione dell’immobile;
  • l’incertezza del mercato;
  • la selezione dell’inquilino;
  • le spese aggiuntive come tasse ed eventuali lavori di manutenzione/ristrutturazione.

Diminuzione del valore economico
Un immobile abitato è un immobile soggetto a usura e, in quanto tale, il suo valore nel tempo diminuisce. Proprio così: il valore economico di una casa viene stabilito tramite diversi parametri, che comprendono anche gli anni di vita e l’uso che se ne è fatto (stato dell’impianto elettrico, rubinetterie e sanitari, stato dei servizi, stato delle pareti e degli infissi). Un inquilino che non si prende cura dell’immobile e che lo porta ad uno stato di degrado, oppure un affitto a lungo termine, rischiano quindi di rendere la scelta di affittare la casa uno svantaggio piuttosto che un vantaggio per il proprietario.

Incertezza del mercato
Il mercato immobiliare non è stabile e risente sempre delle congiunture economiche favorevoli e sfavorevoli. Questo significa che se oggi affitterai a un dato prezzo, eventuali cali potrebbero portare il tuo inquilino a chiedere una rinegoziazione del canone d’affitto al ribasso, così come l’aumento dei costi, per quanto possa giustificare una tua eventuale richiesta di aumento del canone di locazione, rischia di diventare un’arma a doppio taglio, e di fare scappare i tuoi inquilini – magari fino ad allora ottimi pagatori – via a gambe levate.

Selezione dell’inquilino
La domanda delle domande di chi decide di affittare casa propria: chi metterò dentro casa? Riceverò sempre il canone d’affitto e il pagamento delle spese condominiali oppure no? Scegliere il proprio locatario non è per nulla facile, ma ci sono tanti strumenti a disposizione per tutelarsi da comportamenti scorretti, chiedendo anche supporto a una buona agenzia immobiliare. Un po’ come nel caso della prequalifica di un acquirente: un consulente può effettuare una selezione a monte dei possibili inquilini, accertandone, per quanto possibile l’affidabilità economica.

Spese extra da sostenere
Affittare un immobile rappresenta una rendita, ma bisogna sempre tenere presente che il canone di locazione non è un guadagno esente da costi. Possedere una seconda casa significa pagare delle imposte (ad esempio l’IMU), così come sostenere delle eventuali spese di manutenzione straordinaria sulla casa o all’interno del condominio, che rimangono comunque per legge a carico del locatore.

Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

Affittare casa: i vantaggi

Adesso che ti abbiamo aperto gli occhi sui problemi che potrebbero sorgere, possiamo dirti che affittare la propria casa ha anche dei vantaggi e non da poco:

  • mantieni la proprietà su un immobile;
  • crei un’entrata fissa, integrativa al tuo reddito;
  • puoi decidere di vendere in un secondo momento, in presenza di un mercato più favorevole.

Mantenere la proprietà dell’immobile
Oggi non hai bisogno di liquidità, oppure una seconda casa non ti serve, ma tra qualche tempo avere soltanto affittato un immobile di proprietà potrebbe rivelarsi una scelta vincente. Magari potresti riconvertire l’immobile in studio, darlo a tuo figlio che vuole andare a vivere da solo, oppure venderlo per riacquistare. Insomma, una risorsa preziosa a cui attingere.

Creare un’entrata fissa
Mettere a reddito un immobile significa avere a disposizione un’entrata periodica che, al netto di imposte e spese, può aiutare a incrementare le proprie finanze. E per avere tutta la tranquillità e la certezza di ricevere ogni mese il canone, ci sono tanti strumenti su cui fare affidamento: ad esempio, si può chiedere una consulenza bancaria del possibile inquilino, una fideiussione, la busta paga, eventuali referenze. Tutti elementi che possono essere raccolti e valutati con maggiore facilità con l’aiuto di un consulente.

La soluzione per chi ha una strategia a lungo termine
Come ti abbiamo detto già, mettere casa in affitto ti garantisce un’entrata extra nell’immediato ma ti consente anche di guardare al futuro: c’è sempre tempo per cambiare idea e decidere di fare altro!

Vendere una seconda casa

Se affittare non è la soluzione che ti convince, puoi sempre venderla e attuare una strategia relativamente a breve termine. Come ti abbiamo già spiegato qui, vendere una casa velocemente non è semplice ma non impossibile, se fai un buon lavoro a monte!

In questo modo potrai ottenere tanti vantaggi:

  • avrai a disposizione una somma per altri progetti o per riacquistare;
  • non dovrai più assolvere a oneri economici e amministrativi legati all’immobile (tasse, spese condominiali straordinarie, lavori di manutenzione, etc.).

Come per l’acquisto o l’affitto, anche in questo caso è necessario fare una valutazione attenta del mercato di riferimento, considerando:

  • congiuntura economica;
  • appetibilità della zona;
  • potenziali acquirenti dell’immobile.

Tanti fattori da incrociare e che conviene sempre ponderare con persone esperte in materia.

Vendere casa o affittare: conclusioni

In conclusione: meglio affittare o vendere? Come vedi, non c’è una sola risposta univoca, perché ci sono tante variabili in gioco, che si sommano anche alle particolarità della situazione personale.
Per questo consigliamo sempre di non prendere una decisione in fretta e soprattutto da soli: per esempio, fare valutare l’immobile da un consulente e identificarne le potenzialità potrebbe chiarire ogni dubbio e permetterti così di:

  • aiutarti a scegliere definitivamente se affittare o vendere casa;
  • lavorare al meglio sui passaggi successivi, come la prequalifica dell’acquirente nel caso tu scelga di vendere, o anche dell’inquilino, qualora tu decida di affittare casa.

Contattaci e troveremo insieme la soluzione migliore per le tue esigenze!

Hai un immobile in cui non vuoi andare ad abitare e che non sai come valorizzare? Meglio guadagnarci tanto e subito, oppure creare una rendita periodica? In sostanza, meglio vendere o affittare? Entrambe le soluzioni presentano vantaggi e svantaggi. Andiamo a vedere il perché.

Vendo o affitto? Due strategie per due obiettivi diversi

Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

Come potrai leggere in questo articolo, non c’è una risposta univoca alla domanda se è meglio vendere casa o affittarla. La scelta migliore dipende da tanti fattori che conviene analizzare prima di prendere qualunque decisione. In linea di massima, è preferibile vendere quando:

  • si vuole ottenere in tempi relativamente brevi una somma da utilizzare ad esempio per l’acquisto di un altro immobile o semplicemente per un altro progetto;
  • si vogliono eliminare le spese di gestione e manutenzione legate all’immobile.

Diversamente, si può optare per l’affitto in questi casi:

  • per incrementare o addirittura generare il proprio reddito tramite un’entrata fissa periodica;
  • per avere comunque a disposizione l’immobile in futuro.

L’analisi del mercato

Sostanzialmente si tratta di scegliere tra obiettivi diversi, da raggiungere attraverso strategie differenti che hanno però un punto in comune: l’analisi del mercato di riferimento.
Ricorda ad esempio che i luoghi dove conviene mettere una casa in affitto sono:

  • le grandi città;
  • i quartieri centrali delle città;
  • le zone in cui si trovano poli industriali, università e aziende;
  • le aree in centro storico o punti di particolare attrattività turistica. In questo caso si potrebbe pensare ad affitti brevi, che garantiscono maggiori introiti (ma anche costi di gestione più elevati, anche in termini di tempo).

Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

Inizia quindi ponendoti delle domande: la casa si trova in una zona centrale o periferica? In una zona commerciale o residenziale? Ci sono scuole e università vicino? Potrebbe essere interessante per i turisti?

Dalle risposte potrebbe già emergere una prima importante indicazione su come procedere.

Affittare casa come investimento: pro e contro

Hai deciso o stai valutando che la soluzione migliore potrebbe essere affittare l’immobile di tua proprietà. Ecco quali potrebbero essere i pro e i contro.

Gli svantaggi di affittare casa
Iniziamo dalle notizie cattive. Tra i possibili rischi da considerare ci sono:

  • la svalutazione dell’immobile;
  • l’incertezza del mercato;
  • la selezione dell’inquilino;
  • le spese aggiuntive come tasse ed eventuali lavori di manutenzione/ristrutturazione.

Diminuzione del valore economico
Un immobile abitato è un immobile soggetto a usura e, in quanto tale, il suo valore nel tempo diminuisce. Proprio così: il valore economico di una casa viene stabilito tramite diversi parametri, che comprendono anche gli anni di vita e l’uso che se ne è fatto (stato dell’impianto elettrico, rubinetterie e sanitari, stato dei servizi, stato delle pareti e degli infissi). Un inquilino che non si prende cura dell’immobile e che lo porta ad uno stato di degrado, oppure un affitto a lungo termine, rischiano quindi di rendere la scelta di affittare la casa uno svantaggio piuttosto che un vantaggio per il proprietario.

Incertezza del mercato
Il mercato immobiliare non è stabile e risente sempre delle congiunture economiche favorevoli e sfavorevoli. Questo significa che se oggi affitterai a un dato prezzo, eventuali cali potrebbero portare il tuo inquilino a chiedere una rinegoziazione del canone d’affitto al ribasso, così come l’aumento dei costi, per quanto possa giustificare una tua eventuale richiesta di aumento del canone di locazione, rischia di diventare un’arma a doppio taglio, e di fare scappare i tuoi inquilini – magari fino ad allora ottimi pagatori – via a gambe levate.

Selezione dell’inquilino
La domanda delle domande di chi decide di affittare casa propria: chi metterò dentro casa? Riceverò sempre il canone d’affitto e il pagamento delle spese condominiali oppure no? Scegliere il proprio locatario non è per nulla facile, ma ci sono tanti strumenti a disposizione per tutelarsi da comportamenti scorretti, chiedendo anche supporto a una buona agenzia immobiliare. Un po’ come nel caso della prequalifica di un acquirente: un consulente può effettuare una selezione a monte dei possibili inquilini, accertandone, per quanto possibile l’affidabilità economica.

Spese extra da sostenere
Affittare un immobile rappresenta una rendita, ma bisogna sempre tenere presente che il canone di locazione non è un guadagno esente da costi. Possedere una seconda casa significa pagare delle imposte (ad esempio l’IMU), così come sostenere delle eventuali spese di manutenzione straordinaria sulla casa o all’interno del condominio, che rimangono comunque per legge a carico del locatore.

Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

Affittare casa: i vantaggi

Adesso che ti abbiamo aperto gli occhi sui problemi che potrebbero sorgere, possiamo dirti che affittare la propria casa ha anche dei vantaggi e non da poco:

  • mantieni la proprietà su un immobile;
  • crei un’entrata fissa, integrativa al tuo reddito;
  • puoi decidere di vendere in un secondo momento, in presenza di un mercato più favorevole.

Mantenere la proprietà dell’immobile
Oggi non hai bisogno di liquidità, oppure una seconda casa non ti serve, ma tra qualche tempo avere soltanto affittato un immobile di proprietà potrebbe rivelarsi una scelta vincente. Magari potresti riconvertire l’immobile in studio, darlo a tuo figlio che vuole andare a vivere da solo, oppure venderlo per riacquistare. Insomma, una risorsa preziosa a cui attingere.

Creare un’entrata fissa
Mettere a reddito un immobile significa avere a disposizione un’entrata periodica che, al netto di imposte e spese, può aiutare a incrementare le proprie finanze. E per avere tutta la tranquillità e la certezza di ricevere ogni mese il canone, ci sono tanti strumenti su cui fare affidamento: ad esempio, si può chiedere una consulenza bancaria del possibile inquilino, una fideiussione, la busta paga, eventuali referenze. Tutti elementi che possono essere raccolti e valutati con maggiore facilità con l’aiuto di un consulente.

La soluzione per chi ha una strategia a lungo termine
Come ti abbiamo detto già, mettere casa in affitto ti garantisce un’entrata extra nell’immediato ma ti consente anche di guardare al futuro: c’è sempre tempo per cambiare idea e decidere di fare altro!

Vendere una seconda casa

Se affittare non è la soluzione che ti convince, puoi sempre venderla e attuare una strategia relativamente a breve termine. Come ti abbiamo già spiegato qui, vendere una casa velocemente non è semplice ma non impossibile, se fai un buon lavoro a monte!

In questo modo potrai ottenere tanti vantaggi:

  • avrai a disposizione una somma per altri progetti o per riacquistare;
  • non dovrai più assolvere a oneri economici e amministrativi legati all’immobile (tasse, spese condominiali straordinarie, lavori di manutenzione, etc.).

Come per l’acquisto o l’affitto, anche in questo caso è necessario fare una valutazione attenta del mercato di riferimento, considerando:

  • congiuntura economica;
  • appetibilità della zona;
  • potenziali acquirenti dell’immobile.

Tanti fattori da incrociare e che conviene sempre ponderare con persone esperte in materia.

Vendere casa o affittare: conclusioni

In conclusione: meglio affittare o vendere? Come vedi, non c’è una sola risposta univoca, perché ci sono tante variabili in gioco, che si sommano anche alle particolarità della situazione personale.
Per questo consigliamo sempre di non prendere una decisione in fretta e soprattutto da soli: per esempio, fare valutare l’immobile da un consulente e identificarne le potenzialità potrebbe chiarire ogni dubbio e permetterti così di:

  • aiutarti a scegliere definitivamente se affittare o vendere casa;
  • lavorare al meglio sui passaggi successivi, come la prequalifica dell’acquirente nel caso tu scelga di vendere, o anche dell’inquilino, qualora tu decida di affittare casa.

Contattaci e troveremo insieme la soluzione migliore per le tue esigenze!

Case green: abitazioni ecologiche e sostenibili

Oltre che comoda e ben arredata, una casa deve essere soprattutto confortevole. Ambienti alla giusta temperatura,
consumi ridotti, materiali sostenibili: quando parliamo di comfort intendiamo tutti questi aspetti, che dovrai
sicuramente prendere in considerazione quando vorrai e affittare o comprare casa. Vediamo il perché.

Quanto è efficiente la tua casa? La classe di prestazione energetica

 

Oggi uno degli elementi fondamentali nella valutazione economica di un immobile è proprio la classe di
prestazione energetica in cui rientra, che va dalla G, la più bassa, alla A, praticamente a emissioni zero.
La classe di prestazione energetica viene assegnata da un tecnico abilitato, che rilascia l’Attestato di
Prestazione Energetica (APE), un documento fondamentale nel caso di compravendita immobiliare.
Non solo: è proprio di questi giorni l’aggiornamento della Energy Performance of Buildings Directive (EPBD),
la cosiddetta “Direttiva Case Green” emanata dall’Unione Europea che prevede l’adeguamento, entro il 2030,
di tutti gli edifici in classe energetica E ed entro il 2033 in classe energetica D, per raggiungere poi
l’obiettivo zero emissioni entro il 2050.
Rendere casa efficiente ed ecologica diventa quindi più che mai necessario!

Casa ecologica: un esempio
Le case più sostenibili ed efficienti del mondo si ispirano ai principi della Passivhaus “casa passiva”, progettate
in modo da ridurre al minimo i consumi energetici e a sfruttare il più possibile i vantaggi offerti naturalmente da
aria, luce e acqua.
Tra queste la svizzera Vogel House, progettata dagli architetti Diethelm&Spellman:

  • è rialzata da terra e poggia così su un basamento non riscaldato;
  • è interamente realizzata in legno;
  • è rivestita da un intonaco argentato
  • presenta dei pannelli grezzi di larice;
  • ha una struttura molto compatta.
  • ha un Tetto inclinato, interamente rivestito con materiale isolante
  • è dotata di pannelli fotovoltaici

Queste caratteristiche permettono di ridurre l’escursione termica, evitano la dispersione del calore e aiutano così
a ottimizzare i consumi energetici, riducendoli quasi a zero. Una casa davvero green!

Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!
Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!
Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

Come posso rendere casa più efficiente?

Magari non potrai avere una casa passiva o a emissioni zero, ma puoi comunque ispirarti a questi principi aumentare l’efficienza energetica della tua casa e renderla più ecologica perché meno inquinante.
Tra gli interventi che puoi attuare ti suggeriamo:

  • l’isolamento termico dell’abitazione;
  • l’uso di fonti di energia rinnovabile;
  • l’uso di materiali e di strategie ecosostenibili.

a – Isolamento termico
Iniziamo con l‘isolamento termico della tua abitazione. I lavori più efficaci comprendono l‘installazione del
cappotto termico e la sostituzione degli infissi: si tratta di interventi fondamentali con cui potrai isolare
maggiormente la tua casa e mantenere all’interno una temperatura costante. Questo significa che non solo vivrai in
un ambiente più sano, ma potrai anche ridurre i consumi legati al riscaldamento o di aria condizionata.
E se rendere una casa più efficiente dal punto di vista energetico ti spaventa per le spese che dovrai affrontare,
niente paura: ci sono tante agevolazioni fiscali, come l’Ecobonus e il Superbonus, grazie a cui potrai portare in
detrazione buona parte dei costi sostenuti.

b – Utilizzo di fonti rinnovabili
Stesso discorso per l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, come i pannelli fotovoltaici. Una soluzione innovativa e ormai alla portata di tutti perché per gli impianti domestici sono previsti:

  • un iter semplificato, anche nel caso di abitazioni in centro storico;
  • numerose agevolazioni fiscali, come il Bonus Casa, l’Ecobonus e il Superbonus;
  • un notevole risparmio in bolletta grazie all’energia autoprodotta e a quella in
    surplus da rivendere al gestore della rete.

c – Strategie ecosostenibili
Infine, un ulteriore modo per rendere la tua casa più ecologica ed efficiente è ispirarti ai principi
dell’architettura bioclimatica, che tende a ridurre l’impatto ambientale, sociale ed economico delle abitazioni
tramite diverse strategie, tra cui:

  • sfruttare gli apporti energetici naturali in maniera passiva, per salvaguardare le risorse naturali e ridurre i consumi energetici;
  • riutilizzare risorse, come ad esempio le acque bianche/meteoriche per l’irrigazione del verde, riducendo così gli sprechi d’acqua;
  • progettare gli ambienti di casa seguendo la luce e orientamento del sole nell’arco delle stagioni, per sfruttare il calore naturale in inverno e il maggior fresco possibile in estate;
  • pensare a soluzioni green, come la progettazione di un tetto verde, per ridurre le fonti di calore e mantenere una temperatura confortevole all’interno dell’abitazione

In questo modo potrai ottenere i seguenti vantaggi:

  • diminuire le emissioni di CO2 prodotte da riscaldamento, illuminazione e climatizzazione;
  • contenere la spesa energetica;
  • ridurre i costi di gestione dell’immobile;
  • aumentare il valore della tua casa.

Perché è importante la prestazione energetica di un immobile?

Occhio quindi alla prestazione energetica di un edificio o di un’abitazione, una classe energetica troppo bassa è indice di un immobile poco confortevole e che renderà necessari dei lavori di miglioramento.
Basti pensare che:

  • un eventuale intervento di riqualificazione prima della vendita potrà servirti a realizzare un guadagno maggiore;
  • l’acquisto di un immobile in una buona classe energetica, per quanto a un prezzo più alto di uno che risponde a prestazioni inferiori, potrà essere poi determinante per risparmiare su consumi e bollette.

Da questo punto di vista, l’esperienza e i consigli di un bravo consulente possono essere fondamentali per fare la giusta valutazione. Rivolgiti subito a uno dei nostri!

Oltre che comoda e ben arredata, una casa deve essere soprattutto confortevole. Ambienti alla giusta temperatura,
consumi ridotti, materiali sostenibili: quando parliamo di comfort intendiamo tutti questi aspetti, che dovrai
sicuramente prendere in considerazione quando vorrai e affittare o comprare casa. Vediamo il perché.

Quanto è efficiente la tua casa? La classe di prestazione energetica

Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!
Oggi uno degli elementi fondamentali nella valutazione economica di un immobile è proprio la classe di
prestazione energetica in cui rientra, che va dalla G, la più bassa, alla A, praticamente a emissioni zero.
La classe di prestazione energetica viene assegnata da un tecnico abilitato, che rilascia l’Attestato di
Prestazione Energetica (APE), un documento fondamentale nel caso di compravendita immobiliare.
Non solo: è proprio di questi giorni l’aggiornamento della Energy Performance of Buildings Directive (EPBD),
la cosiddetta “Direttiva Case Green” emanata dall’Unione Europea che prevede l’adeguamento, entro il 2030,
di tutti gli edifici in classe energetica E ed entro il 2033 in classe energetica D, per raggiungere poi
l’obiettivo zero emissioni entro il 2050.
Rendere casa efficiente ed ecologica diventa quindi più che mai necessario!

Casa ecologica: un esempio
Le case più sostenibili ed efficienti del mondo si ispirano ai principi della Passivhaus “casa passiva”, progettate
in modo da ridurre al minimo i consumi energetici e a sfruttare il più possibile i vantaggi offerti naturalmente da
aria, luce e acqua.
Tra queste la svizzera Vogel House, progettata dagli architetti Diethelm&Spellman:

  • è rialzata da terra e poggia così su un basamento non riscaldato;
  • è interamente realizzata in legno;
  • è rivestita da un intonaco argentato
  • presenta dei pannelli grezzi di larice;
  • ha una struttura molto compatta.
  • ha un Tetto inclinato, interamente rivestito con materiale isolante
  • è dotata di pannelli fotovoltaici

Queste caratteristiche permettono di ridurre l’escursione termica, evitano la dispersione del calore e aiutano così
a ottimizzare i consumi energetici, riducendoli quasi a zero. Una casa davvero green!
Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!
Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!
Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

Come posso rendere casa più efficiente?

Magari non potrai avere una casa passiva o a emissioni zero, ma puoi comunque ispirarti a questi principi aumentare l’efficienza energetica della tua casa e renderla più ecologica perché meno inquinante.
Tra gli interventi che puoi attuare ti suggeriamo:

  • l’isolamento termico dell’abitazione;
  • l’uso di fonti di energia rinnovabile;
  • l’uso di materiali e di strategie ecosostenibili.

a – Isolamento termico
Iniziamo con l‘isolamento termico della tua abitazione. I lavori più efficaci comprendono l‘installazione del
cappotto termico e la sostituzione degli infissi: si tratta di interventi fondamentali con cui potrai isolare
maggiormente la tua casa e mantenere all’interno una temperatura costante. Questo significa che non solo vivrai in
un ambiente più sano, ma potrai anche ridurre i consumi legati al riscaldamento o di aria condizionata.
E se rendere una casa più efficiente dal punto di vista energetico ti spaventa per le spese che dovrai affrontare,
niente paura: ci sono tante agevolazioni fiscali, come l’Ecobonus e il Superbonus, grazie a cui potrai portare in
detrazione buona parte dei costi sostenuti.

b – Utilizzo di fonti rinnovabili
Stesso discorso per l’utilizzo di fonti di energia rinnovabile, come i pannelli fotovoltaici. Una soluzione innovativa e ormai alla portata di tutti perché per gli impianti domestici sono previsti:

  • un iter semplificato, anche nel caso di abitazioni in centro storico;
  • numerose agevolazioni fiscali, come il Bonus Casa, l’Ecobonus e il Superbonus;
  • un notevole risparmio in bolletta grazie all’energia autoprodotta e a quella in
    surplus da rivendere al gestore della rete.

c – Strategie ecosostenibili
Infine, un ulteriore modo per rendere la tua casa più ecologica ed efficiente è ispirarti ai principi
dell’architettura bioclimatica, che tende a ridurre l’impatto ambientale, sociale ed economico delle abitazioni
tramite diverse strategie, tra cui:

  • sfruttare gli apporti energetici naturali in maniera passiva, per salvaguardare le risorse naturali e ridurre i consumi energetici;
  • riutilizzare risorse, come ad esempio le acque bianche/meteoriche per l’irrigazione del verde, riducendo così gli sprechi d’acqua;
  • progettare gli ambienti di casa seguendo la luce e orientamento del sole nell’arco delle stagioni, per sfruttare il calore naturale in inverno e il maggior fresco possibile in estate;
  • pensare a soluzioni green, come la progettazione di un tetto verde, per ridurre le fonti di calore e mantenere una temperatura confortevole all’interno dell’abitazione

In questo modo potrai ottenere i seguenti vantaggi:

  • diminuire le emissioni di CO2 prodotte da riscaldamento, illuminazione e climatizzazione;
  • contenere la spesa energetica;
  • ridurre i costi di gestione dell’immobile;
  • aumentare il valore della tua casa.

Perché è importante la prestazione energetica di un immobile?

Occhio quindi alla prestazione energetica di un edificio o di un’abitazione, una classe energetica troppo bassa è indice di un immobile poco confortevole e che renderà necessari dei lavori di miglioramento.
Basti pensare che:

  • un eventuale intervento di riqualificazione prima della vendita potrà servirti a realizzare un guadagno maggiore;
  • l’acquisto di un immobile in una buona classe energetica, per quanto a un prezzo più alto di uno che risponde a prestazioni inferiori, potrà essere poi determinante per risparmiare su consumi e bollette.

Da questo punto di vista, l’esperienza e i consigli di un bravo consulente possono essere fondamentali per fare la giusta valutazione. Rivolgiti subito a uno dei nostri!

 

Come vendere casa presto e bene: prequalifica l’acquirente

Vuoi vendere casa bene e velocemente! Adesso ti diciamo perché è fondamentale fare una prequalifica dell’acquirente!

Hai deciso di mettere il tuo immobile in vendita, e vorresti farlo seguendo due obiettivi ben precisi: farlo il più velocemente possibile e al prezzo più alto. Due propositi assolutamente legittimi e plausibili, ma che rischi di non centrare se non consideri l’elemento chiave dell’operazione: l’identificazione dell’acquirente.

Quante volte ti sei ritrovato a mostrare la tua casa a persone non realmente interessate, perché alla ricerca di un’altra tipologia di immobile, oppure con un budget a disposizione differente?

Per non trasformare il periodo della vendita in un vero e proprio incubo, durante il quale preso dallo sconforto potresti anche deprezzare e svendere casa pur di chiudere la transazione, è necessario mettere in atto una strategia, che può sembrare lunga o poco risolutiva, ma che invece si traduce in quella più efficace perché mirata, quasi “chirurgica”: la prequalifica dell’acquirente.
Vediamo di cosa si tratta.

Prequalifica dell’acquirente: cos’è?

Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

Se volessimo sintetizzare al massimo, la prequalifica dell’acquirente è un’operazione di selezione a monte dei soggetti che hanno i requisiti, anche economici e finanziari, per comprare un immobile.
Per comprendere ancora più a fondo di cosa si tratta, potresti porti tre semplici domande:

  • quali motivazioni spingono l’acquirente a scegliere il mio immobile?
  • qual è il budget d’acquisto a sua disposizione?
  • le caratteristiche del mio immobile corrispondono a quelle che ricerca?

Riuscire a rispondere significa risparmiare un bel po’ di tempo ed energie, perché chi verrà a visionare il tuo immobile sarà realmente un potenziale acquirente, o meglio ancora: sarà un acquirente prequalificato. E a dare le giuste risposte deve essere l’agente immobiliare, filtro fondamentale tra compratore e venditore.

Sostanzialmente, la prequalifica dell’acquirente risponde a una strategia esattamente opposta a quella dello “sparare nel mucchio”: no a una gran massa di appuntamenti, sì a visite mirate e coerenti in termini di budget, affidabilità e aspettative grazie al lavoro svolto dal consulente immobiliare prima di proporre un compratore.

Prequalifica acquirente: la vendita di un immobile da un’altra prospettiva

Per capire l’importanza della prequalifica dell’acquirente, ti invitiamo a guardare la vendita della tua casa da un’altra prospettiva.Il tuo immobile è adatto al compratore?
Ecco che qui entra in gioco un bravo consulente immobiliare: conoscere l’immobile, le sue caratteristiche, le sue potenzialità (ma anche i suoi punti deboli!) porterà automaticamente a identificare un eventuale acquirente per la tua casa, senza che nessuna delle parti perda tempo.Devi vendere in fretta?
Hai bisogno di liquidità o vuoi vendere per riacquistare? Devi considerare allora anche il fattore tempo: ci alcuni acquirenti impiegano anche mesi per decidere di comprare una casa, o perché non hanno alcuna fretta (magari l’acquisto è finalizzato a un investimento) oppure sono particolarmente esigenti. Conoscere quindi i tempi a disposizione può essere un’importante discriminante per il consulente immobiliare nell’identificare un possibile compratore.

Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

Il mio acquirente è affidabile?
Il compratore può sostenere un mutuo ipotecario? Ha la disponibilità economica per chiudere l’operazione? Potere rispondere con certezza a queste domande rientra tra le attività di prequalifica: un bravo consulente immobiliare non ti verrà mai a proporre un acquirente di cui non abbia verificato la consistenza finanziaria – possibilmente tramite conferma da parte della banca stessa – e quindi senza avere la certezza che la trattativa non sfumi all’ultimo minuto.

Come prequalificare un acquirente?

In conclusione, una delle chiavi di volta per centrare la vendita di un immobile è la prequalifica degli acquirenti. Per farla in maniera ottimale, bisogna affidarsi con fiducia a un consulente immobiliare che farà un lavoro preliminare di selezione per avere una resa massima dalle visite.
Tornando alle domande che ci siamo posti all’inizio, in fase di pre qualifica l’agente immobiliare si chiederà:

1. Quali motivazioni spingono l’acquirente a cercare un immobile
Può sembrare banale, ma ognuno di noi ha esigenze diverse. C’è chi acquista per fare un investimento, chi per mettere su famiglia, chi perché vuole la propria indipendenza, e così via. Intercettarle significa individuare l’immobile giusto per soddisfare le aspettative dell’acquirente e chiudere velocemente la trattativa.

2. Qual è la capacità finanziaria dell’acquirente
Se un cliente chiama per visitare una casa da 250mila euro, ma in realtà ha un budget di 100mila, sicuramente non è l’acquirente giusto. Comprendere la capacità finanziaria e la credibilità di un potenziale compratore è fondamentale per fare una giusta prequalifica. Ad esempio, potrebbe non avere la possibilità di dare un assegno di caparra, oppure potrebbe acquistare esclusivamente con il mutuo. Sei sicuro di voler vincolare la vendita del tuo immobile al mutuo di un acquirente? Pensaci.

3. Quale immobile risponde alle caratteristiche ricercate dall’acquirente
Mettiamo caso che il tuo acquirente soddisfi i primi due punti, ma il tuo immobile non sposa le sue caratteristiche d’acquisto. Cosa fare allora? Il segreto è quello di prospettare la giusta visione di quello che può diventare, mantenendo sempre il giusto equilibrio tra sogno e realismo. E chi, meglio di un consulente immobiliare può farlo?

Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

La prequalifica è quindi a vantaggio di tutti:

  • del venditore, che sa di avere a che fare solo con clienti selezionati, intenzionati a comprare, con un budget a disposizione e a conoscenza di ogni dettaglio sull’immobile;
  • dell’acquirente, a cui verranno proposti solo immobili in linea con le proprie esigenze e le proprie disponibilità.

Un modo per rendere più semplice e veloce la vendita di un immobile: per farlo, affidati a un bravo consulente immobiliare.

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Vuoi vendere casa bene e velocemente! Adesso ti diciamo perché è fondamentale fare una prequalifica dell’acquirente!Hai deciso di mettere il tuo immobile in vendita, e vorresti farlo seguendo due obiettivi ben precisi: farlo il più velocemente possibile e al prezzo più alto. Due propositi assolutamente legittimi e plausibili, ma che rischi di non centrare se non consideri l’elemento chiave dell’operazione: l’identificazione dell’acquirente.

Quante volte ti sei ritrovato a mostrare la tua casa a persone non realmente interessate, perché alla ricerca di un’altra tipologia di immobile, oppure con un budget a disposizione differente?

Per non trasformare il periodo della vendita in un vero e proprio incubo, durante il quale preso dallo sconforto potresti anche deprezzare e svendere casa pur di chiudere la transazione, è necessario mettere in atto una strategia, che può sembrare lunga o poco risolutiva, ma che invece si traduce in quella più efficace perché mirata, quasi “chirurgica”: la prequalifica dell’acquirente.
Vediamo di cosa si tratta.

Prequalifica dell’acquirente: cos’è?

Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!
Se volessimo sintetizzare al massimo, la prequalifica dell’acquirente è un’operazione di selezione a monte dei soggetti che hanno i requisiti, anche economici e finanziari, per comprare un immobile.
Per comprendere ancora più a fondo di cosa si tratta, potresti porti tre semplici domande:

  • quali motivazioni spingono l’acquirente a scegliere il mio immobile?
  • qual è il budget d’acquisto a sua disposizione?
  • le caratteristiche del mio immobile corrispondono a quelle che ricerca?

Riuscire a rispondere significa risparmiare un bel po’ di tempo ed energie, perché chi verrà a visionare il tuo immobile sarà realmente un potenziale acquirente, o meglio ancora: sarà un acquirente prequalificato. E a dare le giuste risposte deve essere l’agente immobiliare, filtro fondamentale tra compratore e venditore.

Sostanzialmente, la prequalifica dell’acquirente risponde a una strategia esattamente opposta a quella dello “sparare nel mucchio”: no a una gran massa di appuntamenti, sì a visite mirate e coerenti in termini di budget, affidabilità e aspettative grazie al lavoro svolto dal consulente immobiliare prima di proporre un compratore.

Prequalifica acquirente: la vendita di un immobile da un’altra prospettiva

Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!

Per capire l’importanza della prequalifica dell’acquirente, ti invitiamo a guardare la vendita della tua casa da un’altra prospettiva.Il tuo immobile è adatto al compratore?
Ecco che qui entra in gioco un bravo consulente immobiliare: conoscere l’immobile, le sue caratteristiche, le sue potenzialità (ma anche i suoi punti deboli!) porterà automaticamente a identificare un eventuale acquirente per la tua casa, senza che nessuna delle parti perda tempo.

Devi vendere in fretta?
Hai bisogno di liquidità o vuoi vendere per riacquistare? Devi considerare allora anche il fattore tempo: ci alcuni acquirenti impiegano anche mesi per decidere di comprare una casa, o perché non hanno alcuna fretta (magari l’acquisto è finalizzato a un investimento) oppure sono particolarmente esigenti. Conoscere quindi i tempi a disposizione può essere un’importante discriminante per il consulente immobiliare nell’identificare un possibile compratore.

Il mio acquirente è affidabile?
Il compratore può sostenere un mutuo ipotecario? Ha la disponibilità economica per chiudere l’operazione? Potere rispondere con certezza a queste domande rientra tra le attività di prequalifica: un bravo consulente immobiliare non ti verrà mai a proporre un acquirente di cui non abbia verificato la consistenza finanziaria – possibilmente tramite conferma da parte della banca stessa – e quindi senza avere la certezza che la trattativa non sfumi all’ultimo minuto.

Come prequalificare un acquirente?

In conclusione, una delle chiavi di volta per centrare la vendita di un immobile è la prequalifica degli acquirenti. Per farla in maniera ottimale, bisogna affidarsi con fiducia a un consulente immobiliare che farà un lavoro preliminare di selezione per avere una resa massima dalle visite.
Tornando alle domande che ci siamo posti all’inizio, in fase di pre qualifica l’agente immobiliare si chiederà:

1. Quali motivazioni spingono l’acquirente a cercare un immobile
Può sembrare banale, ma ognuno di noi ha esigenze diverse. C’è chi acquista per fare un investimento, chi per mettere su famiglia, chi perché vuole la propria indipendenza, e così via. Intercettarle significa individuare l’immobile giusto per soddisfare le aspettative dell’acquirente e chiudere velocemente la trattativa.

2. Qual è la capacità finanziaria dell’acquirente
Se un cliente chiama per visitare una casa da 250mila euro, ma in realtà ha un budget di 100mila, sicuramente non è l’acquirente giusto. Comprendere la capacità finanziaria e la credibilità di un potenziale compratore è fondamentale per fare una giusta prequalifica. Ad esempio, potrebbe non avere la possibilità di dare un assegno di caparra, oppure potrebbe acquistare esclusivamente con il mutuo. Sei sicuro di voler vincolare la vendita del tuo immobile al mutuo di un acquirente? Pensaci.

3. Quale immobile risponde alle caratteristiche ricercate dall’acquirente
Mettiamo caso che il tuo acquirente soddisfi i primi due punti, ma il tuo immobile non sposa le sue caratteristiche d’acquisto. Cosa fare allora? Il segreto è quello di prospettare la giusta visione di quello che può diventare, mantenendo sempre il giusto equilibrio tra sogno e realismo. E chi, meglio di un consulente immobiliare può farlo?
Prequalifica acquirente: scopri come fare una corretta prequalifica del tuo acquirente e vendere casa velocemente!
La prequalifica è quindi a vantaggio di tutti:

  • del venditore, che sa di avere a che fare solo con clienti selezionati, intenzionati a comprare, con un budget a disposizione e a conoscenza di ogni dettaglio sull’immobile;
  • dell’acquirente, a cui verranno proposti solo immobili in linea con le proprie esigenze e le proprie disponibilità.

Un modo per rendere più semplice e veloce la vendita di un immobile: per farlo, affidati a un bravo consulente immobiliare.

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Caro bollette: come riscaldare casa senza bruciare il portafogli

Immobiliare Brava

In inverno non c’è niente di più bello che tornare a casa e trovare un bel calduccio. Un po’ meno bello è però quando arrivano le bollette di luce e gas, che negli ultimi due anni hanno avuto un aumento esponenziale a causa del caro energia.
Ma non scoraggiarti: ci sono tante soluzioni per evitare di bruciare tutto il tuo budget e avere comunque ogni comfort possibile. Bastano alcune piccole accortezze e vedrai che riuscirai a contenere i costi.

Considera innanzitutto i tre elementi su cui si concentrano i consumi:

  • l’impianto di riscaldamento;
  • la caldaia e l’acqua calda sanitaria;
  • l’impianto elettrico.

Vediamo quindi insieme come riscaldare casa spendendo poco e come risparmiare su tutte le bollette.

Riscaldamento a casa: alcuni consigli per risparmiare in bolletta

Partiamo con il primo nemico del risparmio, l’impianto di riscaldamento! Non avere paura e togli pure il cappotto: ci sono tanti piccoli trucchi per contenere i costi delle bollette.
Lo dimostra anche un interessante vademecum del Dipartimento di Efficienza Energetica (ENEA), che elenca alcune regole pratiche per ottenere un buon risparmio e aiutare anche l’ambiente con minori emissioni di CO2:

  • controlla la temperatura dell’ambiente. Considera che 19 gradi già corrispondono a una temperatura comfort. Per ogni grado in meno, utilizzi circa il 10% in meno di combustibile, con un risparmio di circa il 5% in bolletta. Cosa aspetti ad abbassare il
    termostato?
  • occhio alle ore di accensione: secondo la zona climatica in cui vivi, cambiano i tempi di accensione, da un minimo di 5 ore in zona F fino all’assenza di limiti in zona A;
  • riduci le dispersioni, ad esempio schermando le finestre la notte con serrande e tende;
  • evita ostacoli davanti ai termosifoni: tende o mobili non permettono al calore di diffondersi e rendono più difficile ottenere la temperatura desiderata;
  • non lasciare le finestre aperte per troppo tempo: per fare cambiare l’aria in una stanza basta qualche minuto!
  • installa le valvole termostatiche: l’impianto si adatterà di conseguenza e tu potrai abbattere i consumi fino al 20%;
  • fai una manutenzione dell’impianto e scegli soluzioni di ultima generazione come le caldaie a condensazione, o impianti regolabili anche a distanza.

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Come risparmiare sulla bolletta dell’acqua a casa

Lo sappiamo, ti piace cantare sotto la doccia, ancora di più se l’acqua è bollente. Fai attenzione però a non scottarti con la bolletta! Perché oltre a calcolare il costo dell’acqua, devi considerare anche l’utilizzo dell’energia elettrica – se hai uno scaldabagno elettrico – oppure del gas in caso di caldaia per acqua calda sanitaria (ACS).
Eccoti quindi alcuni consigli per risparmiare quando si fa la doccia:

  • sicuramente fai docce più brevi: puoi risparmiare ben 23 litri d’acqua già con soli due minuti in meno. Proiettato su un anno, sono 8400 litri d’acqua non sprecati!
  • scegli una testina per la doccia con un flusso minore di 2,5 gpm;
  • imposta il termostato della caldaia a 48-50 °C: sono assolutamente sufficienti per riscaldare bene l’acqua;
  • metti un timer nello scaldabagno elettrico: in questo modo si accenderà solo all’orario prestabilito e non ogni volta che utilizzerai l’acqua calda.

Puoi mettere in pratica tanti altri comportamenti virtuosi per risparmiare acqua: uno su tutti, utilizzare lavatrice e lavastoviglie sempre e solo a piano carico, e a basse temperatura ottimizzando così i consumi idrici; oppure ancora prediligere l’uso della doccia alla vasca.

Come ridurre la bolletta della luce

Immobiliare Brava

Altro tasto dolente nell’economia di casa sono i consumi di energia elettrica. Non ti scoraggiare: anche in questo caso ci sono tante soluzioni per ridurre consumi e costi. Vediamole nel dettaglio.

Sostituisci le vecchie lampadine a incandescenza
Al posto delle vecchie lampadine a incandescenza, ti consigliamo di utilizzare le lampade fluorescenti compatte (CFL), che offrono un rapporto prezzo risparmio ottimale; ancora meglio però sono le luci a diodi emittenti (LED): non solo consumano meno del 75-85% di una lampadina normale, ma durano anche 15-25 volte più a lungo!
Secondo una ricerca di Altro Consumo, la sostituzione di tutte le lampade in casa può generare un risparmio di circa 120 euro all’anno.

Scegli elettrodomestici di classe energetica più efficiente
È vero, dovrai fare una spesa iniziale, però sul lungo termine si rivelerà una scelta vincente: quando compri un nuovo elettrodomestico, scegli sempre classe energetica alta e vedrai che i costi si ridurranno notevolmente. Per esempio, sostituire una vecchia lavatrice con una in classe A potrebbe portare a un risparmio di energia elettrica del 35%; nel caso del frigorifero, il contenimento dei costi arriva addirittura al 40%.

Utilizza gli elettrodomestici correttamente
Non mettere mai lavatrici o lavastoviglie a mezzo carico: usale sempre quando sono piene e scegli programmi eco. Piccoli gesti che portano un grande risparmio.

Basti pensare che:

  • utilizzando la lavatrice 3 volte a settimana invece che 4 si genera un risparmio di circa 30 euro all’anno;
  • idem per l’asciugatrice: in questo modo avrai già totalizzato 60 euro di risparmio;
  • aggiungi una riduzione della lavastoviglie da 5 a 4 volte a settimana, per un ulteriore risparmio di 25 euro all’anno!

Utilizza prese smart e spegni gli stand by
Potrebbe sembrare un’esagerazione, ma non lo è. Secondo alcune stime, solo lo stand by degli elettrodomestici genera un consumo di circa 110 kW in un anno, pari a circa 70 euro. Uno spreco evitabile utilizzando le prese multiple smart con controllo a distanza a cui attaccare le prese, che si spegnerà in automatico quando nessun elettrodomestico sarà in uso.

Per risparmiare del tutto puoi sempre pensare a indossare un giaccone, accendere una candela e fare la doccia fredda. Noi però ti consigliamo di attenerci alle nostre piccole dritte per vivere la tua casa nel modo più sereno ed efficiente possibile.

Comprare casa o affittare: occhio alle spese e alle bollette
Scherzi a parte, i consumi energetici in casa possono diventare una voce molto pesante nel bilancio familiare. Per questo quando si decide di acquistare o affittare casa è importante valutare anche i costi derivanti dalle utenze.
Per esempio, in caso di acquisto (come analogamente per la vendita) bisogna prendere in considerazione la classe energetica dell’immobile: più alta sarà, più la casa sarà efficiente e permetterà di sostenere consumi inferiori.

E ancora, nella scelta di una casa potrebbe essere influente sapere:

  • se l’immobile ha un impianto centralizzato o autonomo;
  • quale tipologia di impianto di riscaldamento è presente;
  • se sono stati fatti interventi di riqualificazione energetica, come ad esempio l’installazione del cappotto termico o di impianti alimentati da fonti rinnovabili;
  • nel caso di affitto, se le spese per l’energia sono comprese nel canone di locazione.

Tutti fattori che un potenziale acquirente o locatario potrebbero ritenere importanti e che un bravo consulente immobiliare deve essere in grado di fornire per valutare ogni singolo dettaglio della transazione. Su questo non risparmiamo e non ci risparmiamo: noi ne abbiamo più d’uno da potere contattare!

In inverno non c’è niente di più bello che tornare a casa e trovare un bel calduccio. Un po’ meno bello è però quando arrivano le bollette di luce e gas, che negli ultimi due anni hanno avuto un aumento esponenziale a causa del caro energia.
Ma non scoraggiarti: ci sono tante soluzioni per evitare di bruciare tutto il tuo budget e avere comunque ogni comfort possibile. Bastano alcune piccole accortezze e vedrai che riuscirai a contenere i costi.Considera innanzitutto i tre elementi su cui si concentrano i consumi:

  • l’impianto di riscaldamento;
  • la caldaia e l’acqua calda sanitaria;
  • l’impianto elettrico.

Vediamo quindi insieme come riscaldare casa spendendo poco e come risparmiare su tutte le bollette.
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Riscaldamento a casa: alcuni consigli per risparmiare in bolletta

Partiamo con il primo nemico del risparmio, l’impianto di riscaldamento! Non avere paura e togli pure il cappotto: ci sono tanti piccoli trucchi per contenere i costi delle bollette.
Lo dimostra anche un interessante vademecum del Dipartimento di Efficienza Energetica (ENEA), che elenca alcune regole pratiche per ottenere un buon risparmio e aiutare anche l’ambiente con minori emissioni di CO2:

  • controlla la temperatura dell’ambiente. Considera che 19 gradi già corrispondono a una temperatura comfort. Per ogni grado in meno, utilizzi circa il 10% in meno di combustibile, con un risparmio di circa il 5% in bolletta. Cosa aspetti ad abbassare il
    termostato?
  • occhio alle ore di accensione: secondo la zona climatica in cui vivi, cambiano i tempi di accensione, da un minimo di 5 ore in zona F fino all’assenza di limiti in zona A;
  • riduci le dispersioni, ad esempio schermando le finestre la notte con serrande e tende;
  • evita ostacoli davanti ai termosifoni: tende o mobili non permettono al calore di diffondersi e rendono più difficile ottenere la temperatura desiderata;
  • non lasciare le finestre aperte per troppo tempo: per fare cambiare l’aria in una stanza basta qualche minuto!
  • installa le valvole termostatiche: l’impianto si adatterà di conseguenza e tu potrai abbattere i consumi fino al 20%;
  • fai una manutenzione dell’impianto e scegli soluzioni di ultima generazione come le caldaie a condensazione, o impianti regolabili anche a distanza.

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Come risparmiare sulla bolletta dell’acqua a casa

Lo sappiamo, ti piace cantare sotto la doccia, ancora di più se l’acqua è bollente. Fai attenzione però a non scottarti con la bolletta! Perché oltre a calcolare il costo dell’acqua, devi considerare anche l’utilizzo dell’energia elettrica – se hai uno scaldabagno elettrico – oppure del gas in caso di caldaia per acqua calda sanitaria (ACS).
Eccoti quindi alcuni consigli per risparmiare quando si fa la doccia:

  • sicuramente fai docce più brevi: puoi risparmiare ben 23 litri d’acqua già con soli due minuti in meno. Proiettato su un anno, sono 8400 litri d’acqua non sprecati!
  • scegli una testina per la doccia con un flusso minore di 2,5 gpm;
  • imposta il termostato della caldaia a 48-50 °C: sono assolutamente sufficienti per riscaldare bene l’acqua;
  • metti un timer nello scaldabagno elettrico: in questo modo si accenderà solo all’orario prestabilito e non ogni volta che utilizzerai l’acqua calda.

Puoi mettere in pratica tanti altri comportamenti virtuosi per risparmiare acqua: uno su tutti, utilizzare lavatrice e lavastoviglie sempre e solo a piano carico, e a basse temperatura ottimizzando così i consumi idrici; oppure ancora prediligere l’uso della doccia alla vasca.
Immobiliare Brava

Come ridurre la bolletta della luce

Altro tasto dolente nell’economia di casa sono i consumi di energia elettrica. Non ti scoraggiare: anche in questo caso ci sono tante soluzioni per ridurre consumi e costi. Vediamole nel dettaglio.

Sostituisci le vecchie lampadine a incandescenza
Al posto delle vecchie lampadine a incandescenza, ti consigliamo di utilizzare le lampade fluorescenti compatte (CFL), che offrono un rapporto prezzo risparmio ottimale; ancora meglio però sono le luci a diodi emittenti (LED): non solo consumano meno del 75-85% di una lampadina normale, ma durano anche 15-25 volte più a lungo!
Secondo una ricerca di Altro Consumo, la sostituzione di tutte le lampade in casa può generare un risparmio di circa 120 euro all’anno.
Scegli elettrodomestici di classe energetica più efficiente
È vero, dovrai fare una spesa iniziale, però sul lungo termine si rivelerà una scelta vincente: quando compri un nuovo elettrodomestico, scegli sempre classe energetica alta e vedrai che i costi si ridurranno notevolmente. Per esempio, sostituire una vecchia lavatrice con una in classe A potrebbe portare a un risparmio di energia elettrica del 35%; nel caso del frigorifero, il contenimento dei costi arriva addirittura al 40%.

Utilizza gli elettrodomestici correttamente
Non mettere mai lavatrici o lavastoviglie a mezzo carico: usale sempre quando sono piene e scegli programmi eco. Piccoli gesti che portano un grande risparmio.

Basti pensare che:

  • utilizzando la lavatrice 3 volte a settimana invece che 4 si genera un risparmio di circa 30 euro all’anno;
  • idem per l’asciugatrice: in questo modo avrai già totalizzato 60 euro di risparmio;
  • aggiungi una riduzione della lavastoviglie da 5 a 4 volte a settimana, per un ulteriore risparmio di 25 euro all’anno!

Utilizza prese smart e spegni gli stand by
Potrebbe sembrare un’esagerazione, ma non lo è. Secondo alcune stime, solo lo stand by degli elettrodomestici genera un consumo di circa 110 kW in un anno, pari a circa 70 euro. Uno spreco evitabile utilizzando le prese multiple smart con controllo a distanza a cui attaccare le prese, che si spegnerà in automatico quando nessun elettrodomestico sarà in uso.

Per risparmiare del tutto puoi sempre pensare a indossare un giaccone, accendere una candela e fare la doccia fredda. Noi però ti consigliamo di attenerci alle nostre piccole dritte per vivere la tua casa nel modo più sereno ed efficiente possibile.

Comprare casa o affittare: occhio alle spese e alle bollette
Scherzi a parte, i consumi energetici in casa possono diventare una voce molto pesante nel bilancio familiare. Per questo quando si decide di acquistare o affittare casa è importante valutare anche i costi derivanti dalle utenze.
Per esempio, in caso di acquisto (come analogamente per la vendita) bisogna prendere in considerazione la classe energetica dell’immobile: più alta sarà, più la casa sarà efficiente e permetterà di sostenere consumi inferiori.

E ancora, nella scelta di una casa potrebbe essere influente sapere:

  • se l’immobile ha un impianto centralizzato o autonomo;
  • quale tipologia di impianto di riscaldamento è presente;
  • se sono stati fatti interventi di riqualificazione energetica, come ad esempio l’installazione del cappotto termico o di impianti alimentati da fonti rinnovabili;
  • nel caso di affitto, se le spese per l’energia sono comprese nel canone di locazione.

Tutti fattori che un potenziale acquirente o locatario potrebbero ritenere importanti e che un bravo consulente immobiliare deve essere in grado di fornire per valutare ogni singolo dettaglio della transazione. Su questo non risparmiamo e non ci risparmiamo: noi ne abbiamo più d’uno da potere contattare!

Vendere per acquistare: come faccio?

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Vendere casa e acquistarne un’altra contemporaneamente? Sembra una missione impossibile ma non lo è, benché si tratti di un’operazione complessa e che va fatta tenendo sempre bene a mente che è necessario pianificare ogni singola mossa.

Come riuscire a vendere casa e acquistarne un’altra

E quindi vendere per riacquistare è difficile? No, se si programma tutto per bene. Il perché è semplice da capire: bisogna lavorare (quasi) allo stesso tempo su due fronti e rivestire, sempre contemporaneamente, due ruoli differenti, quello del venditore e quello del compratore, con tutte le esigenze e le conseguenze che ne derivano.
Pensa a quante domande puoi porti: è meglio prima comprare e poi vendere? O è preferibile vendere casa e acquistarne dopo un’altra? Come posso scegliere una casa senza sapere quale budget ho a disposizione? Come faccio a opzionare un immobile se ancora non ho i soldi per
potere concludere l’affare?

Come vedi, ci sono tante variabili da considerare. Analizzeremo quindi gli errori più comuni e le soluzioni da adottare per mettere in atto una strategia vincente per vendere casa e acquistarne un’altra contemporaneamente.

Vendere senza comprare, comprare senza vendere. Gli errori da evitare

L’errore abituale che si possa commettere è quello di decidere di vendere casa soltanto quando si trova quella giusta da acquistare.
Le conseguenze di questa strategia sono diverse:

  1. con la paura di rimanere senza un tetto sopra la testa e di non avere liquidità per concludere l’acquisto, finirai per svendere il tuo immobile;
  2. non hai margini per fare proposte d’acquisto. Facciamo un esempio: magari trovi la casa dei tuoi sogni, ma non hai i contanti né per fare la proposta né per bloccarla con un assegno di caparra. Ecco quindi che la casa ti scapperà dalle mani senza che tu te ne accorga.
  3. non sai con chiarezza quale sia il budget a tua disposizione, perché non sai con certezza a quale cifra venderai il tuo immobile. La proiezione economica sarà reale soltanto nel momento in cui la casa verrà valutata da una persona esperta nel campo e quando riceverai delle proposte concrete.

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Viceversa, un altro errore diffuso è quello di vendere casa senza avere iniziato a cercarne un’altra. Il risultato? Avrai il budget a disposizione per l’acquisto, ma rischierai di dovere affittare un appartamento fino a quando non avrai trovato l’immobile giusto da comprare, sprecando così un’ingente quantità di risorse economiche.
Infine, c’è chi compra senza avere venduto, subendo queste conseguenze:
• mantenere due immobili contemporaneamente;
• non avere un budget adeguato per finalizzare l’acquisto o accendere un nuovo mutuo
• rischiare di perdere la caparra versata nel caso in cui non si riesca a vendere l’altra casa
Di fatto, comprare una casa prima di vendere l’altra o vendere casa prima di comprare si rivelano una perdita di tempo, costringendoti ad entrare in un circolo vizioso.

Come rimediare allora?

La strategia da adottare: vendere per comprare

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C’è solo una soluzione al problema, e anche se sembra la strada più lunga o più difficile, presto capirai che è nella direzione giusta: vendere e acquistare contemporaneamente. O meglio ancora, vendere per acquistare.
Può sembrarti una follia, ma non lo è affatto. L’importante è non farlo da soli, ma affidarsi sempre a un consulente esperto, come un bravo agente immobiliare.
La parola d’ordine è pianificare ogni mossa, prevedendo un orizzonte temporale di almeno 3 mesi.Ecco tre passi fondamentali da compiere insieme a un consulente.

  1. Valuta il tuo immobile e mettilo in vendita
  2. Inizia la ricerca della tua nuova casa
  3. Individua un acquirente prequalificato e profilato a cui vendere la tua casa: potrai utilizzare l’assegno di caparra per bloccare quella da acquistare.

Valuta e metti in vendita il tuo immobile
La prima parte dell’operazione ti aiuterà a definire con certezza il budget a tua disposizione. Come valutare casa e attibuirle il valore corretto? Per farlo è necessario calcolare le spese di vendita che comprendono, tra le altre:

  • l’estinzione di un eventuale mutuo;
  • la predisposizione dei documenti per la compravendita (visure, titoli edilizi, preliminare, rogito);
  • la provvigione dell’agenzia.

 

Il budget che ricaverai dalla vendita sarà quindi quello che risulterà dalla differenza tra il valore della casa e le spese sostenute per la vendita.
Non solo: con una cifra certa, l’immobile sarà messo sul mercato al giusto prezzo, permettendo al tuo agente immobiliare di operare la migliore prequalificazione e selezione degli acquirenti.

Ricerca e seleziona la tua nuova casa
È il momento di trovare la casa dei tuoi sogni: come fare a non sbagliare e a concludere velocemente l’operazione, contemporaneamente alla vendita? L’importante è essere chiari e condividere ogni desiderio, dubbio ed esigenza con il proprio agente immobiliare.
Più sarai certo o sarai in grado di spiegare quel che cerchi (tipologia, posizione, dimensioni), più la selezione degli immobili sarà mirata e costruita a tua misura.
Nel frattempo, informati anche sugli eventuali costi che l’accensione di un nuovo mutuo può comportare e sui tempi per l’erogazione del finanziamento.

Concludi l’operazione: vendi e riacquista
Bene, adesso le condizioni ci sono tutte: hai trovato un acquirente, hai trovato la casa dei tuoi sogni, hai venduto e ricomprato. Hai scoperto che vendere casa per comprarne un’altra si può fare!
L’importante è pianificare con cura ogni fase, lasciando che sia l’agente immobiliare a mediare e a trovare la soluzione migliore.
Anche se non sembra una strategia facile da applicare, possiamo assicurarti che è quella vincente.
Ad ogni modo, ricorda che sarà più facile se avrai accanto un esperto in grado di seguire ogni passaggio della trattativa, analizzando costi, opportunità e fattibilità dell’intera operazione: contatta subito uno dei nostri consulenti.

Vendere casa e acquistarne un’altra contemporaneamente? Sembra una missione impossibile ma non lo è, benché si tratti di un’operazione complessa e che va fatta tenendo sempre bene a mente che è necessario pianificare ogni singola mossa.

Come riuscire a vendere casa e acquistarne un’altra

E quindi vendere per riacquistare è difficile? No, se si programma tutto per bene. Il perché è semplice da capire: bisogna lavorare (quasi) allo stesso tempo su due fronti e rivestire, sempre contemporaneamente, due ruoli differenti, quello del venditore e quello del compratore, con tutte le esigenze e le conseguenze che ne derivano.
Pensa a quante domande puoi porti: è meglio prima comprare e poi vendere? O è preferibile vendere casa e acquistarne dopo un’altra? Come posso scegliere una casa senza sapere quale budget ho a disposizione? Come faccio a opzionare un immobile se ancora non ho i soldi per
potere concludere l’affare?

Immobiliare Brava

Come vedi, ci sono tante variabili da considerare. Analizzeremo quindi gli errori più comuni e le soluzioni da adottare per mettere in atto una strategia vincente per vendere casa e acquistarne un’altra contemporaneamente.

Vendere senza comprare, comprare senza vendere. Gli errori da evitare

L’errore abituale che si possa commettere è quello di decidere di vendere casa soltanto quando si trova quella giusta da acquistare.
Le conseguenze di questa strategia sono diverse:

  1. con la paura di rimanere senza un tetto sopra la testa e di non avere liquidità per concludere l’acquisto, finirai per svendere il tuo immobile;
  2. non hai margini per fare proposte d’acquisto. Facciamo un esempio: magari trovi la casa dei tuoi sogni, ma non hai i contanti né per fare la proposta né per bloccarla con un assegno di caparra. Ecco quindi che la casa ti scapperà dalle mani senza che tu te ne accorga.
  3. non sai con chiarezza quale sia il budget a tua disposizione, perché non sai con certezza a quale cifra venderai il tuo immobile. La proiezione economica sarà reale soltanto nel momento in cui la casa verrà valutata da una persona esperta nel campo e quando riceverai delle proposte concrete.

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Viceversa, un altro errore diffuso è quello di vendere casa senza avere iniziato a cercarne un’altra. Il risultato? Avrai il budget a disposizione per l’acquisto, ma rischierai di dovere affittare un appartamento fino a quando non avrai trovato l’immobile giusto da comprare, sprecando così un’ingente quantità di risorse economiche.
Infine, c’è chi compra senza avere venduto, subendo queste conseguenze:
• mantenere due immobili contemporaneamente;
• non avere un budget adeguato per finalizzare l’acquisto o accendere un nuovo mutuo
• rischiare di perdere la caparra versata nel caso in cui non si riesca a vendere l’altra casa
Di fatto, comprare una casa prima di vendere l’altra o vendere casa prima di comprare si rivelano una perdita di tempo, costringendoti ad entrare in un circolo vizioso.

Come rimediare allora?

La strategia da adottare: vendere per comprare

C’è solo una soluzione al problema, e anche se sembra la strada più lunga o più difficile, presto capirai che è nella direzione giusta: vendere e acquistare contemporaneamente. O meglio ancora, vendere per acquistare.
Può sembrarti una follia, ma non lo è affatto. L’importante è non farlo da soli, ma affidarsi sempre a un consulente esperto, come un bravo agente immobiliare.
La parola d’ordine è pianificare ogni mossa, prevedendo un orizzonte temporale di almeno 3 mesi.Ecco tre passi fondamentali da compiere insieme a un consulente.

  1. Valuta il tuo immobile e mettilo in vendita
  2. Inizia la ricerca della tua nuova casa
  3. Individua un acquirente prequalificato e profilato a cui vendere la tua casa: potrai utilizzare l’assegno di caparra per bloccare quella da acquistare.

Immobiliare Brava

Valuta e metti in vendita il tuo immobile
La prima parte dell’operazione ti aiuterà a definire con certezza il budget a tua disposizione. Come valutare casa e attibuirle il valore corretto? Per farlo è necessario calcolare le spese di vendita che comprendono, tra le altre:

  • l’estinzione di un eventuale mutuo;
  • la predisposizione dei documenti per la compravendita (visure, titoli edilizi, preliminare, rogito);
  • la provvigione dell’agenzia.

 

Il budget che ricaverai dalla vendita sarà quindi quello che risulterà dalla differenza tra il valore della casa e le spese sostenute per la vendita.
Non solo: con una cifra certa, l’immobile sarà messo sul mercato al giusto prezzo, permettendo al tuo agente immobiliare di operare la migliore prequalificazione e selezione degli acquirenti.

Ricerca e seleziona la tua nuova casa
È il momento di trovare la casa dei tuoi sogni: come fare a non sbagliare e a concludere velocemente l’operazione, contemporaneamente alla vendita? L’importante è essere chiari e condividere ogni desiderio, dubbio ed esigenza con il proprio agente immobiliare.
Più sarai certo o sarai in grado di spiegare quel che cerchi (tipologia, posizione, dimensioni), più la selezione degli immobili sarà mirata e costruita a tua misura.
Nel frattempo, informati anche sugli eventuali costi che l’accensione di un nuovo mutuo può comportare e sui tempi per l’erogazione del finanziamento.

Concludi l’operazione: vendi e riacquista
Bene, adesso le condizioni ci sono tutte: hai trovato un acquirente, hai trovato la casa dei tuoi sogni, hai venduto e ricomprato. Hai scoperto che vendere casa per comprarne un’altra si può fare!
L’importante è pianificare con cura ogni fase, lasciando che sia l’agente immobiliare a mediare e a trovare la soluzione migliore.
Anche se non sembra una strategia facile da applicare, possiamo assicurarti che è quella vincente.
Ad ogni modo, ricorda che sarà più facile se avrai accanto un esperto in grado di seguire ogni passaggio della trattativa, analizzando costi, opportunità e fattibilità dell’intera operazione: contatta subito uno dei nostri consulenti.

Vendere casa: i primi passi da compiere

Ci sono tante ragioni per cui si decide di vendere casa, o un immobile in generale: c’è chi lo fa per acquistare un’altra abitazione, chi per realizzare un guadagno, chi magari perché deve trasferirsi un’altra città.
Una cosa è certa: non sempre è facile realizzare la vendita, o almeno, farlo presto e bene.

Vendere un immobile: da dove iniziare?

Tienilo bene a mente: non ci si improvvisa venditori! Sono davvero tanti i fattori da considerare quando si decide di vendere una casa:

  • le condizioni del mercato: il prezzo degli immobili, i tassi di interesse dei mutui, le richieste;
  • la zona in cui si trova l’immobile: il quartiere, i servizi offerti nei dintorni;
  • le condizioni in cui versa l’immobile: lo stato degli ambienti, la legittimità edilizia e urbanistica, le dimensioni.

Tutti aspetti che vanno presi in considerazione prima di mettere in vendita casa e che, se sottovalutati, possono ritardare o rendere difficile l’operazione.

Cosa fare allora? Qui ti spiegheremo in dettaglio quali passi è necessario compiere per vendere una casa, non soltanto presto, ma anche bene. Passi che, è bene dirlo, conviene fare insieme a una persona esperta in materia.

Una buona idea può essere chiarirsi le idee stabilendo dei punti fermi, ad esempio ponendosi delle domande:

  • cosa serve per la vendita: quali documenti sono necessari?
  • a chi voglio vendere: come individuare i potenziali acquirenti e selezionare persone realmente interessate all’acquisto dell’immobile?
  • quanto voglio ricavare: come posso valutare correttamente l’immobile, senza attribuire un prezzo troppo basso che lo svaluti o al contrario troppo alto, che possa scoraggiare eventuali compratori?
  • come si presenta l’immobile: il mio appartamento, il mio edificio è adeguato alla vendita o posso migliorarlo e presentarlo meglio sul mercato?
  • quando vendere: è un buon momento per la vendita? Come posso realizzare il maggiore guadagno possibile? Come posso mediare l’acquisto?

Sono tutti aspetti fondamentali e tra loro complementari, che richiedono tempo, preparazione e competenza anche per evitare di incorrere in errori.

 

Vendere casa: quali documenti servono?

Vendere una casa significa garantire massima trasparenza all’acquirente, fornendo tutte le “prove” possibili che l’immobile sia conforme e in possesso dello stato legittimo.

Nello specifico, la legge prevede che siano forniti i seguenti documenti:

  1. Attestato di Prestazione Energetica (APE)
    L’APE fornisce informazioni sulle prestazioni energetiche dell’immobile e ne definisce la classe energetica, con una lettera dalla A (classe più alta) alla G (classe più bassa). L’APE è rilasciata da un tecnico abilitato che registrerà poi l’attestato presso il Catasto Energetico Regionale.
  2. Atto di provenienza dell’immobile
    L’atto di provenienza permette di conoscere chi è il proprietario di un determinato immobile, e come ci è diventato (ad esempio compravendita, successione legittima, donazione). Gli atti vengono rilasciati dal notaio quando l’immobile subisce un trasferimento di proprietà.
  3. Planimetria catastale
    La planimetria è disponibile al catasto ed è un documento di fondamentale importanza: essa riproduce la grandezza e la disposizione interna dell’immobile e perché non sorgano problemi, l’immobile deve rappresentare fedelmente quanto riportato il planimetria e viceversa.
  4. Visure catastaliTra le tipologie di visure che il Fisco mette a disposizione e che sono utili per la vendita di un immobile rientrano:
    • la visura ipotecaria, che consente di conoscere se su un determinato immobile gravino eventuali pignoramenti, ipoteche oppure decreti ingiuntivi;
    • la visura catastale storica, che mostra i vari passaggi di proprietà e le eventuali variazioni catastali che hanno interessato l’immobile nel corso degli anni, permettendo di conoscere anche l’eventuale presenza di pratiche urbanistiche.
  5. Titoli edilizi
    La regolarità di un immobile va provata attraverso alcuni documenti previsti dalla legge.
    Essi includono:
    – il permesso di costruire;
    – la segnalazione certificata di agibilità;
    – il certificato di abitabilità;
    – il certificato di conformità degli impianti (l’obbligo di certificazione varia secondo l’età dell’immobile e degli impianti).
  6. Documenti condominiali
    Se l’immobile è situato in condominio, sarà necessario presentare all’acquirente anche il regolamento condominiale e la dichiarazione dell’amministratore sul regolare e avvenuto pagamento delle spese condominiali da parte del venditore.
  7. Contratti di locazione
    Qualora l’immobile in vendita fosse in affitto, è necessario presentare all’acquirente anche il contratto di locazione, per metterlo a conoscenza di eventuali futuri vincoli rispetto allo stato di occupazione dell’immobile.

Una “giungla” di carte tra le quali non sempre è facile districarsi: delegare a chi ha le competenze tecnico-legali può rivelarsi la scelta giusta.

A chi vendere la casa: come individuare gli acquirenti?

Il mercato immobiliare segue come tutti settori l’elementare regola dell’incontro tra domanda e offerta. Ma non tutti gli immobili sono uguali, né lo sono i potenziali acquirenti. Il primo fattore discriminante è il prezzo: per quanto io voglia una villa con piscina e campo da tennis, magari potrò permettermi solo un piccolo appartamento in condominio. E questo cambia notevolmente la tipologia di acquirente a cui dovrò puntare.

In secondo luogo la zona in cui si trova la casa: c’è chi preferisce vivere in centro, chi in campagna, chi in edificio unifamiliare, chi in un palazzo in condominio.

E ancora: la tipologia di acquirente: single, coppia, famiglia con bambini, giovani al primo acquisto, anziani; e ancora, persone interessate a mettere l’immobile a reddito oppure a destinarlo a studio o ufficio.

Ci sono tanti fattori da tenere in considerazione e da incrociare, che comportano anche un notevole dispendio di tempo ed energie per selezionare, incontrare e mediare: affidarsi a un agente immobiliare può essere la soluzione al problema. Un filtro fondamentale per individuare il giusto acquirente e realizzare la vendita in maniera ottimale e senza stress.

Qual è il prezzo giusto per vendere una casa?

Quanto vale la mia casa? La sto vendendo al giusto prezzo? Quanto chiedo è troppo o troppo poco? Sono tutte domande a cui non è possibile rispondere senza le giuste competenze e senza conoscere le dinamiche del mercato.

Basti pensare che per valutare un immobile esistono delle regole complesse che tengono conto di questi fattori:

  • la superficie commerciale dell’immobile;
  • la quotazione al metro quadro;
  • i coefficienti di merito.

Quando si decide di vendere casa non basta quindi mettere un annuncio online: senza la giusta quotazione dell’immobile si rischia di prendere una cantonata senza potere tornare indietro o di non riuscire a venderlo in tempi accettabili.

Per questo è meglio pianificare il prezzo di vendita con l’aiuto di un agente immobiliare, considerando anche un margine per la mediazione con l’acquirente e per le commissioni di agenzia.

Home staging: come preparare l’immobile alla vendita?

Quando andiamo al primo appuntamento scegliamo con cura cosa indossare, cosa evitare, e come presentarci in generale. La stessa cosa può dirsi per una casa da vendere: renderla al massimo delle sue possibilità significa renderla più desiderabile e quindi acquistabile.

Come preparare l’immobile alla vendita allora? Ci pensa l’home staging: piccoli accorgimenti che mettono in mostra i punti di forza di un appartamento e ne sottolineano ogni potenzialità, aumentano il desiderio di acquistarlo.

Fare trovare l’appartamento in ordine e pulito, togliere suppellettili inutili, mettere la giusta illuminazione, scattare le foto dalle miglior prospettive, mettere gli acquirenti nelle condizioni di immaginare la propria vita lì dentro e gli spazi con i propri mobili: un bravo agente immobiliare è capace di fare tutto questo e anche di più. Cosa aspetti a contattarne uno?

Quando vendere una casa: il mercato immobiliare

Esiste un periodo migliore o peggiore dell’anno per vendere casa? Ci sono varie teorie in proposito, e alcune parlano di stagionalità delle vendite, legate anche alle vacanze. Poi ci sono anche le fluttuazioni del mercato, che dipendono dal prezzo degli immobili e dall’incontro tra domanda e offerta.

In pratica, non esiste una regola scientifica su quando vendere una casa: sicuramente creare le condizioni ottimali per la vendita di un immobile permette di superare ogni possibile “barriera temporale”. E per farlo, è necessario avere accanto un consulente che crei appunto il miglior contesto possibile per l’operazione.

In conclusione: come vendere casa?

Come hai potuto leggere, sono tanti i fattori da tenere in considerazione se veramente vuoi vendere casa.
Per farlo alle migliori condizioni possibili non basta metterla sul mercato: nessun immobile si vende da solo, dietro c’è sempre la consulenza di un bravo agente immobiliare. Ascolto, capacità di comprendere quello che vuole il venditore e l’acquirente, trovare le potenzialità in ogni immobile: contattaci e troveremo la soluzione su misura per te.

The Yellow – Experience Day

The Yellow - Experience Day

Si è chiamato The Yellow – Experience Day, l’evento che lo scorso ottobre l’agenzia immobiliare Brava ha realizzato a Palermo presso la propria sede, in via Libertà n. 80. Una vera esperienza “Open” che ha racchiuso il senso del “pensare in giallo”: un modo innovativo e smart di vivere il campo immobiliare, capace di creare affinità con il life style e il vivere bene. Una giornata di scambio di idee tra artisti, sportivi, imprenditori, professionisti ha colorato la città illuminandola con visioni innovative, capaci di creare importanti punti d’incontro e condivisione. “L’evento ha permesso di proiettare anche all’esterno l’energia di BRAVA – ha affermato Roberto Avarello, Business e Life Coach, e Broker di BRAVA–. Tramite questa energia siamo riusciti a unire menti, cuori, sensazioni e valori in un circolo virtuoso, centrato sullo scambio di idee, visioni e stili di vita”. Com’è possibile che si parli di evento “Open” in campo immobiliare?” La risposta è più semplice di quanto si creda. Il campo immobiliare si nutre di networking, quindi nella visione dell’agenzia la parola “Open” fa da padrone. Aprirsi alla propria città, come BRAVA ha fatto durante The Yellow, permette di scoprire e vivere l’essenza del proprio territorio, di creare scambi di idee ed energie, di mostrare lo splendore che Palermo può offrire a tutti noi.

Essere palermitani consapevoli significa scegliere di agire per il bene proprio e della propria città, portando valore e bellezza e facendo respirare “good vibes” a chi vi si approccia. Per questo fare squadra e sostenersi è alla base del metodo di lavoro e di vita che l’agenzia applica in ogni attività di cui si fa promotrice. “Per squadra non intendiamo esclusivamente un team di persone che lavorano nello stesso luogo, ma che vivono nello stesso territorio e che hanno il desiderio comune di renderlo ogni giorno un posto migliore. Unire bellezza, consapevolezza e idee, permette a tutti noi di creare un valore tangibile per la nostra città.” Non entra in gioco solo quella che può dirsi abile imprenditoria nel trovare soluzioni che semplificano, ma anche quel modus operandi che ricorre in ogni attività di BRAVA. L’evento The Yellow – Experience Day è stato, non a caso, il primo grande esempio di connessione tra lavoro, idee, energie. “Lo abbiamo ideato per incitare e promuove uno stile di vita sano, fatto di relazioni e scambi culturali basati su confronto e crescita – ha spiegato il Life Coach -. Tutte le attività proposte durante l’evento sono servite a far vivere un’esperienza positiva e di valore”. Ed ecco che a susseguirsi, nell’arco di un’intera giornata, sono state ideate attività con diversi ospiti. Come il momento sostenibilità insieme ai bambini, per far vivere loro un’esperienza educativa all’insegna del rispetto ecologico; il momento artistico con due noti writers che hanno creato in live show un murales; sessioni dedicate allo sport per stimolare il benessere fisico ed emotivo; momenti di coaching e formazione, di show cooking, di benessere. Anche momenti culturali tramite l’intervento sullo “storytelling come strumento di engagement” e interviste radio in diretta. Per finire la giornata con un aperitivo ritmato da spettacoli circensi. BRAVA è una scelta imprenditoriale giovane e visionaria, che ha saputo fare la differenza nel campo immobiliare. Dalla sua nascita ad oggi, è stata una realtà in continuo divenire, che si pone come obiettivo quello di raggiungere uno stile di vita sano ed equilibrato in tutti gli ambiti. Ed è per questo che riesce ad andare oltre l’immaginario classico delle agenzie immobiliari. Risolve, semplifica, soddisfa, forma. Ogni spazio e attività dell’agenzia sono concepiti per dare input gioviali e di positività. Se Brava è novità ed energia, servizi, competenze e organizzazione, ma soprattutto esperienze, quale altro colore dunque può riassumerla se non il giallo?